controllo dell’alvo
Bisogna controllare il numero delle scariche giornaliere e la consistenza delle feci. Nella maggior parte dei casi durante Nutrizione Enterale il paziente va di corpo una volta al giorno o ogni due giorni: le feci sono e devono essere cremose. Molti pazienti vedendo le feci di consistenza cremosa parlano di diarrea. Per diarrea invece bisogna intendere le feci completamente liquide in più di due evacuazioni al giorno. E' importante contare le scariche ed annotarle giornalmente in quanto misurano la tolleranza del trattamento: se l'alvo è normale vuol dire che va tutto bene e il paziente assorbe il nutrimento che gli viene somministrato. In alcuni casi invece il paziente assorbe male: in questi casi somministriamo dei farmaci che rallentano il transito. Ma la cosa di gran lunga più frequente è che il paziente abbia costipazione e questo non è proprio un problema della Nutrizione Enterale, è piuttosto dovuto a uno o più dei seguenti fattori: Il risultato è un vero disastro. Le feci diventano dure, talvolta sono delle vere e proprie pietre (vedi la sezione sui fecalomi) e possono provocare una serie di guai: Il retto è riempito da un'enorme massa facale che è troppo grande per essere espulsa: le nuove feci che vi arrivano non trovano posto ed escono di continuo. Come si può evitare la formazione di fecalomi? Sorvegliare la frequenza delle scariche che devono essere cremose ed essere emesse tutti i giorni oppure a giorni alterni se non è così bisogna esplorare il retto con un dito per vedere se c'è già un fecaloma: se c'è va eliminato (vedi la sezione sui fecalomi) in ogni caso iniziare il trattamento con olio di vasellina nei dosaggi già riportati altrove.
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