In qualche paziente è necessario infondere le soluzioni nutrizionali al di là dello stomaco o in ogni caso, molto profondamente nell'intestino. Si tratta di pazienti con patologie dello stomaco e del duodeno (tumori, fistole, stenosi). Oppure pazienti con subocclusione intestinale nei quali si tenta di ridurre al minimo il fastidio del rigurgito della soluzione nutrizinale. Un tempo si usavano sonde appesantite in punta che migravano spontaneamente, ma con molta difficoltà ed incertezza, nell'intestino. Oggi l'uso della sonda di Bengmark permette di accedere facilmente e rapidamente all'intestino oltre lo stomaco.
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