La pulizia della sonda

Il problema

La soluzione nutrizionale è completa e contiene naturalmente una percentuale di grassi in quanto anche i grassi sono indispensabili  alla nutrizione. Questi grassi, tuttavia, passando nel tubo, tendono a depositarsi sulla parete e ridurre il calibro delle sonde.

La soluzione

Periodicamente dobbiamo mettere in pausa la pompa, disconnetterla dalla sonda e, con un siringone apposito, mandare con forza 20 cc di acqua in modo da lavare via questi depositi importuni. Naturalmente bisogna esercitare sul pistone della siringa la massima forza possibile in modo da pulire bene la sonda. Qui succede che molti parenti hanno paura che l'acqua rigurgiti dalla bocca e il paziente vomiti. Non è possibile in quanto lo stomaco ha una capacità notevolmente maggiore. Anzi, se vedete che il passaggio dell'acqua è più difficile del solito, questo è segno che il sondino è particolarmente sporco. Facciamo allora più lavaggi di seguito, due, tre, quattro. Se ne facciamo addirittura dieci di seguito avremo somministrato al paziente in totale solo 200 cc di acqua, il corrispondente di un bicchiere. Non abbiamo affogato nessuno.

La tecnica

Mettiamo in pausa la pompa, svitiamo il set della pompa dalla pera rossa, prendiamo 20 cc di acqua tiepida dal rubinetto, connettiamo il siringone alla pera rossa e mandiamo giù con tutta la forza. Il lavaggio va fatto quattro volte al giorno nei pazienti che sono in cura 24 ore su 24. Non è necessario farlo ogni dodici ore: si può fare al mattino quando il paziente si sveglia, a mezzogiorno, a metà pomeriggio e la sera prima di andare a dormire. Va fatto due volte al giorno nei pazienti che sono in trattamento solo durante la notte: la sera prima di andare a dormire e l'indomani mattina al momento di spegnere la pompa e mettere il tappo. Quando si mette il tappo bisogna stare attenti ad un piccolo problema. Noi laviamo la linea nutrizionale prima di mettere il tappo per evitare che nel periodo dii sosta la soluzione abbia il tempo di coagularsi ed occludere quindi il sondino. Ora però se noi facciamo il lavaggio e poi mettiamo il tappo può facilmente succedere nel momento in cui si stacca la siringa con cui si è fatto il lavaggio che qualche goccia di acqua fuoriesca dal sondino e contemporaneamente qualche goccia di soluzione nutrizionale che era nello stomaco torni indietro e successivamente si coaguli nel tubo. Così succede che quando andiamo a riprendere la nutrizione ritroviamo il sondino occluso. Per evitare questo problema quando si mette il tappo bisogna fare una cosa in più: si fa il lavaggio, si piega il tubo per evitare il reflusso dell'acqua, si disconnette la siringa e si mette il tappo.

Avvertenze

Bisogna usare acqua tiepida in quanto ha una maggiore capacità sgrassante. Ma poi c'è un altro motivo: nei pazienti che hanno un sondino nasale il passaggio dell'acqua a temperatura ambiente può dare l'impressione che il liquido stia scendendo lungo l'esofago. Certi pazienti disfagici possono spaventarsi a questa sensazione in quanto hanno paura che anche questo liquido possa prendere la via della trachea. Succede spesso che si mettono addirittura a tossire. Per evitare questo inconveniente basta usare acqua tiepida (trentasette gradi) che non può essere avvertita dal paziente.

E' assolutamente necessario rendersi conto di un problema importante: l'uso di siringhe differenti da quelle che abbiamo consigliato (i siringoni da 60 cc con attacco cono-catetere) può comportare un rischio gravissimo. Le siringhe più piccole infatti possono far scoppiare il sondino nasale. Generano infatti delle pressioni idrostatiche molto maggiori che possono far esplodere la parete del sondino e il risultato è terrificante: la soluzione esce dal buco e, se il buco si è formato all'altezza della faringe, queste soluzioni possono finire in trachea e quindi nei polmoni. Una cosa molto pericolosa. Noi abbiamo eliminato questo rischio in un modo molto semplice: abbiamo apparecchiato i nostri sondini con dei coni speciali (le cosidette pere rosse) che non permettono la connessione di altra siringa che non la siringa da 60 cono-catetere, ossia la siringa giusta. Tutte le altre siringhe non si possono connettere. Finché il paziente è trattato dai parenti non ci sono problemi, ma se il paziente viene ricoverato da qualche parte allora bisogna avvertire medici ed infermieri di questo problema. Potrebbe infatti succedere che un infermiere si fa il giro di tutto l'ospedale e riesce a trovare un raccordo (che non è facile da trovare, per fortuna) per inserire le siringhe killer nel sondino del paziente e fare quindi il disastro.

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