Francesco Secondo Beggiato
botanico del XIX Secolo
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Delle Terme Exeganee


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  1. Conferva intexta Pollin. filamentis atro-viridibus simplieibus cylindricis tenacibus, invicem contextis. Poll. FI. Veron. t. III. pag. 516.
    Icon. Pollsulle alghe delle terme Euganee f.1.
    Conferva alba Vandelli de therm. patav. pag.119. t.1. f.5.
    Bissus coriaceus thermalis niger Vandel. 1.c. pag.123.
    Crescit ad margines et in aquis thermarum aponensium.
    La temperatura in cui vegeta è dai 3o° ai 35° R., trovandosi essa or lungo i margini delle vasche caldissime e dei rivoli che trasportano l'acqua, ed ora a strati in quei luoghi, dai quali venne deviata ed ove scorre di nuovo nell'inverno; però in Abano soltanto e non a Montegrotto, come dice il Pollini, d'onde nasce che alle volte si stacca colla terra su cui vegeta, cadendo nell'acqua, pel di cui calore si altera, i filamenti si restringono, si sciolgono fra loro da quel glutine che insieme li teneva riuniti, s'intralciano in qualche ramo di pianta secca od in altro corpo, a cui sembrano attaccati, e distendendosi lungo la corrente dell'acqua simulano una vera pianta, che venne presa dal Vandelli per una specie particolare, chiamandola C. alba, perchè scolorita dal calore. Una tale alterazione avviene alla temperatura dei 50° ai 67° R.; in seguito ove il corso si rallenti, depositano le acque su di essa del carbonato calcare, ne la incrostano e la convertono in un tofo vermicolato, come la chiamò e la delineò il Vandelli l.c.p.120.t.1.f.1.
  2. Conferva muscosa mihi: filamentis brevibus aequalibus, atrofuscis, deinde luteolis, inarticulatis, simplicibus, fasciculatis, extremitatibus recurvis, obtusis. Icon. nost. t.2. f.2. A.B.
    Crescit Aponi ad parietes aquaeductus et rotae pistrinensis.
    Lungo le pareti del detto acquedotto della termale subito sopra il pelo dell'acqua formasi uno strato più o meno denso di una sostanza mucoso-gelatinosa, informe, la quale alzandosi ancora più lungo le pareti medesime, e quindi portandosi fuori dell'alta temperatura che possedono le acque si organizza in filamenti brevissimi bruni simulando un musco; una tale forma assume dappoi assai più marcata lungo le pareti del mulino, che la stessa acqua termale fa girare, bagnato continuamente dagli spruzzi della corrente, ed in allora cangia il color bruno in giallo-fosco. Non devesi poi questa pianta confondere con un'altra di un verde gajo, membranosa, disposta a strati, che in seguito descriveremo. Talvolta trovasi vegetare sopra di un musco che tutto lo investe e lo nasconde. Osservati que' filamenti al microscopio si presentano di color giallo sporco, di eguale diametro coll'apice ottusa ricurvo e trasparente, di natura coriacea, e sembrano tutti ripieni.
  3. Conferva jugalis Muli. filamentis simplicibus laxe intricatis, geniculatis, nitide virentibus, articulis elliptico-cylindricis, granulorum numerosorum linea spirali duplici decussante, filamelitis parallelis, demum conjugatis. Mull.fl.dan. t.883.
    C. decimina Poll. fl. ver. III. p. 517.
    Conjugata princeps Vauch. conf. t.4. f.1.2.3. et t.5. f.4.
    beta minor mihi: filaméntis tenuioribus, granulorum linea spirali quadrupla.
    Varietas beta crescit in fossis aquarum therm. Aponi.
  4. Conferva ramosa mihi: filaméntis intricatis, luteo-viridibus, geniculatis, ramoso-dichotomis, articulis pellucidis, loculi longitudine latitudinem octoties superante, extremitatibus diaphanis, globulis conspicuis intus sparsis. Icon. nost. t.1. f.3. A.B.
    Habitat in aquis thermalibus frigidiusculis delMontiron, Aponi et prope il M. Bortolon.
    Forma essa un largo strato alla superficie dell'acqua della temperatura di 24° a 30° R.; coprendo quasi interamente qualche piccola vasca, i suoi filamenti sono insieme leggermente intrecciati e crespi, e le loro increspature si sollevano dall'acqua, apparendo quella come ondeggiante, hanno essi qualche consistenza ed elasticità. Osservati al microscopio alcuni si presentano interi, altri irregolarmente divisi in rami, alcuni altri dicotomi. Gli articoli o internodii contengono dei globetti di sostanza verde in poca quantità, sparsi senza alcun ordine, tal fiata scorgonsi gli stessi globetti alla superficie del filamento ora riuniti in un gruppo ed ora solitarii. Comunque io non l'abbia mai veduta accoppiata, pure deve appartenere al genere Conjugata di Vaucher.
  5. Conferva mollis mihi: filamentis longissimis laxe intricatis, mollibus, viridi-lutescentibus, loculis fere repletis, longitudine latitudinem vix excedente. Icon. nost. t.1. f.1. A.B.
    Habitat cum praecedente.
    Or confusa ed or separata dalla sopraddescritta rinviensi pur questa nelle piccole cavità riempite d'acqua alla temperatura di 20° a 24° R. sul Montiron di Abano formando larghi strati alla superficie dell'acqua, piani ed eguali, però non ondeggianti come nella ramosa. I suoi filamenti sono molli, di poca consistenza, più sottili e di colore più giallo dell'antecedente colle estremità esilissime e diafane. E dessa tutta ripiena di piccole chiocciolette del Turbo thermalis di Linneo, Paludina muriatica Lamark, che vive alla stessa temperatura, oltre cui muore. Osservati i suoi filamenti al microscopio veggonsi tratto tratto divisi quasi regolarmente da diaframmi trasparenti, senza nodi, e le cellette quasi interamente riempite di sostanza globulare verde. Appartiene essa pure alle conjugatae di Vaucher, comunque giammai abbia potuto osservare l'unione dei filamenti.
  6. Conferva multisepta mihi: filamentis inarticulatis simplicibus, subfuscis, septis confertis, loculi latitudine longitudinem ter excedente, extremitatibus obtusis aequalibus.
    Beta septis geminatis aliquantulum distantibus. Conferva duplisecta Poli. fi. ver.III. pag.514. e sulle alghe etc. p.9. f.3.
    In aquis thermalibus Aponi e di S. Pietro Montagnone prope il M. Bortolon: varietas beta in thermis di S.Elena prope la Battaglia, reperitur.
    Vegeta una tal pianta in istrati, ove scorre un piccolo velo di acqua termale in Abano sul colle Montiron alla temperatura di 30° a 35° R. In questo luogo veggonsi i filamenti insieme riuniti da una sostanza glutinosa, e misti alle volte a quelli della Conferva Pollini. Osservati al microscopio si presentano alquanto opachi, di color giallo scuro, divisi regolarmente da diaframmi distanti fra loro due linee appena, e gli anelli o cellette sono ripiene di globuli di materia verde. La varietà beta rinviensi abbondantemente nel laghetto di acqua termale alla temperatura di 24° R. circa, posto al mezzogiorno del colle S.Elena presso la Battaglia; aderisce essa in piccole ciocchettine ai rami secchi, ai sassi e alle sponde del laghetto. Esaminati al microscopio i filamenti, si presentano a due a due più avvicinati i diaframmi, questi però non si scostano tanto dalla coppia vicina, come li disegnò il Pollini 1.c. Gli anelli sono anche nella varietà più o meno ripieni dei medesimi globetti verdi o pulviscolo seminale, come lo chiama il Mùller. Egli è perciò che avendo io ravvisato nella sua struttura la sola differenza di questo avvicinamento, conservando tutti gli altri caratteri, e non trovando ben applicato il nome datole dal Pollini, giacchè alcune volte è quasi indiscernibile un tale avvicinamento dei setti, così credetti bene di stabilirla una varietà della mia multisepta, vedendo che a quella si riduce.
  7. Conferva Vandelli mihi: filamentis luteo-viridibus, hyalinis, simplicibus, tenuissimis, moniliformibus, invicem conjunctis, articulatis, articulis diametro aequalibus, extremitatibus liberis inaequalibus. Icon. nost. t.3. f.1. A.B.C.D.
    Habitat in fossis, ubi confluunt aquae thermales secus viam, quae a S. Pietro Montagnone ducit ad pedem. Collis Bortolon.
    La temperatura dell'acqua in cui vegeta questa pianta è dai 35° ai 44° R. sta aderente al fondo del fosso, ed ai corpi immersi, e nuota nell'acqua seguendo la direzione della corrente. Si presenta sotto forma di filamenti riuniti insieme in tante ciocche colle estremità libere nell'acqua; innalzandosi la temperatura sempre più si trasformano i filamenti in una sostanza mucoso-gelatinosa perdendo del loro colore, fino a che alla temperatura di 6o° R. sono tutti convertiti in sostanza mucosa, molle, di colore or rosso vivo, or bruno rossastro, e finalmente bianco, nel quale stato si osservano ancora i filamenti, e ciò per causa meccanica, poichè vengono investiti da una crosta calcare che li mantiene intieri; qualora però vengano toccati si spappolano fra le dita. Esaminato al microscopio col massimo ingrandimento un piccolo brano di questa conferva vedesi constare di tenui filamenti, dotati di un minimo moto di oscillazione, costituiti da tanti piccoli globetti insieme uniti, vuoti nell'interno e trasparenti, i filamenti sono avvolti in una sostanza inorganica membranosa del medesimo color verde.
  8. Conferva Pollini mihi: fllaraentis viridibus tenuissimis, inarticulatis fistulosis simplicibus vel ramosis, extremitatibus subattenuatis pellucidis.
    Conferva aponina Poll. sulle alghe ec. f.2. fl.ver.III. pag.522.
    Conferva Cortii Poll, sulle alghe ec. f.4. fl.ver.II. pag.514.
    Byssus hemisphaericus thermalis Vand. de therm. pag.125. t.3. f.2.
    Conferva thermalis gelatinosa Mandruz. Trattato dei bagni III. p.179.
    Habitat in omnibus thermis Euganeis.
    Da un accurato esame potei assicurarmi che le due specie descritte dal Pollini altro non sono che stati differenti di una sola pianta che vegeta in tutti i luoghi delle terme padovane, ove scorre acqua calda, aderente ora al fondo, ora ai margini, ed or finalmente ai corpi immersi nell'acqua, e secondo ch'è più o meno sviluppata presentasi ramosa o no: nel resto la struttura dei filamenti è sempre eguale, e sono tutti forniti di qualche moto oscillatorio. Oltre il grado 400 R. di calore perde il suo bel verde passando al ranciato sporco, ed in allora si raccoglie in grossi gruppi; quando però vi scorra sopra poca acqua, essi si gonfiano e s'intumidiscono, e pei gas che assorbono quali spugne, e pei sali terrei che vi si depositano, formano il Byssus del Vandelli 1.e; di ciò mi sono accertato in Abano avendovi raccolto degli esemplari identici alla figura che ne dà lo stesso autore.
  9. Conferva connexa mihi: filamentis laete viridibus, hyalinis, moniliformibus, tenuissimis, ramosis, ramis connexis, articulatis, articulis diametro subaequalibus, extremitatibuS rotundis pellucidis, gemma vel gongylo ovali, altera globulo minimo appendiculata terminatis. Icon. nost. t.2. f.1. A.B.C.
    Habitat Aponi sul colle Montiron in aquis thermalibus.
    Cresce essa in un piccolo scolo di acqua termale alla temperatura di 30° a 35° R. vicino al fabbricato distillatorio; osservata ad occhio nudo scorgonsi appena i filamenti, essendo insieme congiunti da una sostanza mucoso-gelatinosa dello stesso colore. Sottoposto al microscopio un piccolo brano di questa conferva ed esaminata con minore ingrandimento veggonsi i filamenti insieme congiunti a guisa di rete a maglie irregolari che terminano nella loro estremità con un globetto ovale, al quale alcune volte un altro più piccolo sta soprapposto di forma rotonda. Aumentato il foco, scorgonsi i filamenti moniliformi, trasparenti e vuoti, e qualche volta il globetto ovale nell'estremità è ricevuto come in una scodella.
    Se vengano rotti i filamenti, i globetti che fra loro si staccano prendono la forma ovale, forse pella mancanza di pressione, oppure perché tale sarà il modo di propagarsi di questa pianta. In essa sono marcatissimi i movimenti di oscillazione più che nelle altre, e per quanto potei rimarcare ancor più che nella Conferva multisepta beta, comunque il Pollini nella medesima gli abbia veduti più palesemente. Stando ad osservare alcuni pezzetti della nostra conferva mi venne fatto di scorgere dei gagliardi movimenti, che alla stessa non si poteano attribuire, perché più vivi e distinti; accresciuta di nuovo la forza delle lenti scoprii dipendere tale movimento da un piccolo verme, che entrava e sortiva dalla pianta con moto serpentino, avente le estremità acuminate, perfettamente diafane, senza traccia veruna di capo e di coda, solo che una era l'estremità che dirigeva costantemente i movimenti di questo piccolo essere, entrando ed uscendo pella prima dalla pianta senza mai abbandonarla, per cui sembra esso abitatore della medesima, anzi unicamente di questa, non essendosi mai rinvenuto altrove. Il resto del corpo era diafano nella circonferenza, ed opaco nel centro con tre linee di globetti verdi regolarmente disposti in serie alternata. Per tutto un giorno accompagnai la vita di questo animale, e mi fu concesso perciò di farne la figura come vedesi alla t.2. f.1.D. Portatomi di nuovo sul luogo in compagnia dei signori co. Da-Rio e prof. Configliachi per esaminare le diverse specie di piante descritte, ricomparve nella conferva connexa il vermicello, e fui ben lieto di poterlo mostrar loro, affinché potessero oltre la verità delle esposte osservazioni sulle alghe, riscontrare ancora l'esattezza della data figura. Consultato il celebre prof. Catullo lo dichiarò per un verme del genere fibrio di Lam., e di fatto io non vi riscontrai né bocca, né tubo intestinale distinto, e poiché non lo rinvenni descritto nello stesso Lamark, né disegnato nelle tavole dell'Enciclopedia, così potrebbesi nominare e definire per Vibrio thermalis: linearis, cylindricus, extremitatibus aequalibus, acutis, diaphanis, corpus globulis triplici serie alternis donatum: mihi.
    Habitat Aponi in aquis thermalibus graduum triginta circiter inter Confervam connexam.
  10. Conferva decipiens mihi: fìlamentis inarticulatis, tenuissimis, fistulosis, laete viridibus, hyalinis, membrana conjunctis, extremitatibus subattenuatis, recurvis. Icon. nost. t.4. f.1. A.B.C.D.
    Ulva labyrinthiformis Linn. Syst.II. pag.1391.
    Ulva thermalis, valvulosa, erecta, simplex, capitulo subrotundo Vandell. de therm. pat. pag.120. tab.2.
    Agaricus thermalis, mollis, stratiformis, cortice coriaceo. Dondi Orolog. Saggio di osserv. ec. f.5.6.7.
    In thermis euganeis fere omnibus reperitur.
    Questa conferva, che forse è quella che hanno inteso di descrivere molti autori che delle acque termali trattarono, presentasi sotto una varietà di forme da condurre facilmente in inganno, perciocchè varia nella sua organizzazione non solo secondo la temperatura, ma ben anche dietro la situazione in cui vegeta, cioé ove più o meno può venire investita dai sali terrei che vi depositano le acque, scorgesi.essa p. es. nelle calde vasche di S.Pietro Montagnone, di Montegrotto, di S.Elena presso la Battaglia tutta incrostata di carbonato calcare variamente colorato pella sua decomposizione; in Abano lungo le pareti del molino, ed a S.Elena nei rivoli correnti sotto forma di strati membranosi di un bellissimo color verde. Esaminata questa pianta vedesi formata, come si disse, da molti strati, fra i quali devonsi cinque soltanto esaminare; i due esterni constano di sali terrei depositati su di una membrana informe, dai quali si può spogliarla cogli acidi che fanno viva effervescenza; i due strati sottoposti agli esterni constano pure di una membrana priva di filamenti, ma che però mostra tracce di organizzazione essendo come celluloso-reticolata, e di color verde; il medio poi viene costituito medesimamente da una membrana di un bel color verde, nella quale veggonsi distintissimi i filamenti, e da cui si possono del pari separare. Ove poi pella temperatura più bassa e pel moto dell'acqua si fa minore o nulla la deposizione dei sali calcarei, come nei luoghi indicati, presentansi le sue stratificazioni di un verde gajo, e sono in tutte visibili e separabili i filamenti, che osservati al massimo ingrandimento del microscopio sono dotati di qualche movimento oscillatorio, trasparenti, di color verde, apparentemente vuoti nell'interno. L'osservazione mi pose in chiaro del modo, con cui dal fondo sollevasi la pianta alla superficie dell'acqua, ed è il seguente: i due strati esterni formati da una membrana priva di vita per l'alta temperatura, e costipati dai sali che vi si depositano, servono come d'isolatori pello strato medio, che perciò vive e vegeta; sviluppa esso del gas, che si deve ritenere ossigeno secondo le sperienze di Scherer confermate dai botanici; questo non potendo attraversare lo strato superiore perché duro, non che a motivo della resistenza che oppone il peso dell'acqua, si raccoglie al di sotto in bolle. Resa in allora più leggera la pianta, s'innalza a galla, diminuisce la pressione dell'acqua e quindi la resistenza dello strato, da cui viene che il gas condensato rompe le pareti della lamina e si svolge: ecco come assume tal pianta l'aspetto cellulare.
  11. Ulva implexa mihi: fronde simplici, membranacea, diaphana, viridi, reticulo inconspicuo, granulis distinctis, calcareo-argilloso-indumento tecta. Icon. nost. t.3. f.2. A.B.
    Habitat in fossis aquarum thermalium secus viam, quae a S. Pietro Montagnone ducit.
    Ha quest'ulva l'aspetto della precedente conferva, essendo al di sopra di una forma cellulare, però meno marcata e disposta a strati, de' quali contansi solo tre che fra loro differiscano. Il superiore è formato da una tela membranosa ripiena di sali calcarei, che scompariscono cogli acidi, l'inferiore è incrostato di un'argilla calcare-silicea, come il fondo dei fossi; il medio è una membrana esilissima, trasparente, di un bel verde, senza traccia veruna di filamenti. Rompendo la pianta si stacca spontaneamente l'interna membrana, un pezzetto della quale osservato al microscopio si presenta tutto cosperso di globetti trasparenti verdi da non confondersi coi cristalli dei sali terrei, ora sono essi riuniti in gruppi, ora sparsi, ed alle volte separare si possono dalla membrana che gli avvolge. Per quanto potei rimarcare dietro un diligente esame, conobbi risultare essa, come osservò De Candolle nelle ulve marine, da due epidermidi l'una sopra l'altra applicate, ed i globetti verdi formarne il parenchima; quindi non si scorgono nel nostro caso, com'egli dice, le maglie poligone o esagone, ma all'incontro, come ebbe a riscontrare il Vaucher nelle ulve d'acqua dolce, l'espansione fogliosa della nostra ulva non presenta che tracce di rete.
  12. Ulva atro-viridis mihi: fronde atro-viridi, simplici, longissima, membranacea, fragili, reticulo parum conspicuo, granulis distinctis, paucis. Icon. nost. t.4. f.2. A.B.C.
    Habitat in aquis thermalibus fluentibus ad pedes del Monte Bortolon prope balneum romanum.
    Vegeta essa aderente ai corpi immersi nell'acqua alla temperatura di 3o° a 35° R. Si stende in sottili lamine molli, fragili, di color verde-fosco lungo la corrente; ed esaminata al microscopio presentò la struttura della superiore, meno che un minor numero di globetti, ed alquanto più pronunciate le maglie del parenchima. Conservata per qualche tempo nell'acqua, e di nuovo sottoposta al microscopio mi accorsi che i globetti aveano cangiato la loro forma ritonda col prolungarsi in una piccola appendice o coda; per cui non esitai di ritenerli per gemme o gongili, mediante i quali moltiplicavasi la pianta.
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