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Francesco Secondo Beggiato botanico del XIX Secolo
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Referenze
Accademia Olimpica di Vicenza
In Vicenza nel 1555 una accolta di 21 cittadini decisero di dar vita all’Accademia Olimpica. Essa volle assumere un aspetto diverso dalle precedenti accademie: insieme con i nobili entrarono infatti a comporla elementi che si distinguevano come dotti nelle lettere greche e latine o come illustri nelle arti, pur non appartenendo alla classe nobiliare. [...] L’Accademia entrò in un periodo di torpore che perdurò fino al 1843, allorché l’imperiale regio governo ne concesse la riattivazione sotto il titolo di “Accademia Olimpica di scienze, lettere ed arti”. La presenza nel suo seno di elementi come Camillo Franco e Valentino Pasini poteva significare quello che sarebbe stato il suo indirizzo politico: le nuove idee liberali dalle quali si avviava il Risorgimento. Il rinnovamento ebbe modo di rivelarsi con la presidenza di Francesco Secondo Beggiato, nel 1851; ebbe inizio allora un periodo attivissimo per l’istituzione. Nel 1857 infatti sorgeva l’Osservatorio metereologico (meteorico), diretto prima dallo stesso Beggiato e quindi da Almerico da Schio, che ne fu moderatore per oltre 12 lustri.
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BeggiatoaDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.Il genere Beggiatoa comprende batteri in grado di vivere in ambienti ricchi di zolfo. Prende il nome dal medico e botanico italiano Francesco Secondo Beggiato. Collegamenti esterni [modifica]
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Tanta acqua... ma niente per bereGli interventi dell'epoca napoleonica e dei primi anni della dominazione austriaca produssero copiosi effetti benefici, di cui si trova puntuale riscontro in un'ampia pubblicistica degli anni trenta e quaranta del secolo scorso. Tra le pubblicazioni dedicate alle risorse termali euganee va ricordata l'opera del dottor Francesco Secondo Beggiato uscita nel 1833 col titolo Delle Terme Euganee. L'autore non vi celebra solamente le delizie naturali del luogo, ma anche quelle create dall'uomo. E tuttavia non passa sotto silenzio i problemi che affliggono il paese e i suoi abitanti: l'insufficienza delle strade e la carenza di acqua potabile.
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| 13-5-2005 CAPITOLO I
TRA SETTECENTO E OTTOCENTO Di Tiziano Merlin e Franco Selmin
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"Le sorgenti di Abano sono esse di ampii e comodi fabbricati adornate, ove tutto ritrovasi quello che al buon vivere all'agio, alla salute, alla religione fa d'uopo ed al piacere; giacché oltre alle descritte naturali delizie vennero da que' ricchi proprietari aggiunti ed ombrosi viali e passeggi e boschetti. Facile e piana la via... solo resta a desiderare che pur una volta si riduca praticabile e bella al pari delle altre quella eziandio, che da Abano conduce a S. Pietro Montagnon, ché in allora avrebbesi aperta una dilettevole comunicazione con tutte le terme padovane a pubblico comodo e piacere. Quello di cui molto è a dolersi anco al presente, in onta a quanto si saggiamente scrisse il prof. Mandruzzato ..., si è che non siasi provveduto all'acqua dolce tanto necessaria negli usi della vita, e se n'abbia a soffrire penuria".
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