Sondino nasale

Parliamo adesso delle sonde nutrizionali e tutto quello che bisogna fare per tenerle al loro posto e farle funzionare bene. Abbiamo visto che ogni paziente deve avere una sonda altrimenti la Nutrizione Enterale non è possibile. La sonda può penetrare dal naso (sondino nasale) oppure direttamente dallo stomaco (Gastrostomia o PEG).

Il sondino non dà alcun fastidio 

Questa ragazza ha un apparecchio per i denti. Cosa pensate sia più fastidioso tra un apparecchio per i denti e un sondino nasale? Ma certamente l'apparecchio per i denti. Eppure se uno va in giro con un apparecchio per i denti non lo nota nessuno. Se un paziente ha un sondino nasale tutti lo considerano come un malato grave. Una mia paziente un giorno mi disse che il sondino era molto comodo perché in autobus tutti la facevano sedere. Manca la cultura del sondino che invece è una tecnica molto semplice e naturale che non comporta alcun fastidio particolare: è un po' come avere un ponte su di un dente; quando esci dal dentista ti sembra di avere in bocca una cattedrale e invece quando arrivi a casa non lo avverti più. Essendo un fastidio minimo l'organismo si abitua rapidamente. L'introduzione non è affatto fastidiosa e poi rimane la sensazione di un boccone che è rimasto per strada a metà faringe, una sensazione che va via dopo dieci minuti.

Il sondino non deve essere ricambiato 

Una volta introdotto è un po' come una protesi: rimane lì per sempre. In realtà il sondino è fatto di un materiale che si plasma sul paziente. Un sondino estratto da un paziente dopo una settimana di trattamento ha l'estremità annerita dall'acido dello stomaco, ma si vede anche che non è più rettilineo, fa delle curve che corrispondono alle curve della faringe, dell'esofago e dello stomaco. Meglio quindi non cambiare il sondino: lasciamo quello vecchio che ha la forma del paziente. Altri medici vi diranno che i sondini vanno cambiati ogni quindici giorni, ma si riferiscono alle sonde chirurgiche di plastica che devono essere periodicamente sostituite per evitare che decubitino sulla mucosa. Le sonde di poliuretano da 8fr che noi usiamo non corrono questo pericolo.

Il sondino deve essere fissato bene

Altrimenti si sfila con grande facilità. Noi mettiamo un cerotto trasparente di teflon che non ha bisogno di essere ricambiato: è come fosse una seconda pelle che lascia respirare la cute ed è compatibile con una lunghissima permanenza. Se per un motivo o per un altro si stacca (esempio una gran sudata), bisogna sostituirlo con un comune cerotto, ma attenzione al segno che noi facciamo in prossimità del naso: deve restare sempre allo stesso punto. Se vedete che si è spostato allora bisogna mettere la guida (che vedremo dopo) e bisogna rimandarlo a posto: se si sposta anche di 2 centimetri le curve del sondino non corrispondono più alle curve del paziente e questo può causare fastidio.

La briglia

Se il paziente è irrequieto o demente, allora bisogna usare la briglia. E' un sondino ancora più sottile che viene introdotto da una narice e fatto uscire dall'altra. Si viene a formare una specie di cappio che viene saldamente legato al sondino. Se il paziente tira il cappio impedisce l'estrazione del sondino. Tirare sulla briglia non comporta dolore: è un po' come tirare sul colletto della camicia. Nei pazienti con la briglia non è necessario fare un segno per controllare la posizione del sondino in quanto il tubo non può uscire in alcun modo. E' però importante controllare che la briglia non resti penzoloni, il paziente ne avvertirebbe la presenza ad ogni movimento del capo. Bisogna far passare la briglia sopra l'orecchio come fosse la stanghetta degli occhiali.

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