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Il restauro

Nel giugno 1999, a seguito di significativi lavori di restauro, la Domus Aurea apre al pubblico un percorso di visita che si sviluppa lungo 43 ambienti su di un totale di 150, afferenti al cosiddetto padiglione del Colle Oppio. In particolare, a partire dalla XVIII galleria (di fase traianea) si accede  alla residenza neroniana, potendo ammirare  il Ninfeo di Polifemo, la Sala della Volta Dorata, la Sala Ottagona.

Nel novembre 2005, il Ministro Rocco Buttiglione comunica la temporanea chiusura del percorso a causa delle consistenti infiltrazioni di acque meteoriche dai giardini del Colle Oppio, che impongono di progettare e di realizzare un nuovo sistema di impermeabilizzazione.

Con Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 agosto 2006, n. 3541, Disposizioni urgenti per la messa in sicurezza della Domus Aurea, il Direttore regionale del Lazio, ing. Luciano Marchetti, viene nominato Commissario delegato per fronteggiare le criticità presenti nella residenza neroniana e il Soprintendente archeologico di Roma, dott. Angelo Bottini, soggetto attuatore degli interventi programmati.
Gli stanziamenti a disposizione per affrontare i primi lavori sono pari a 800.000 euro, a valere sul fondo nazionale di protezione civile, e a 3.000.000 di euro, a valere sulle risorse della delibera Cipe n. 75/2006.

IL PROGRAMMA DI INTERVENTO
Al momento dell’istituzione dell’Ufficio del Commissario delegato, il quadro generale delle criticità è già piuttosto chiaro, in quanto nel corso degli anni non sono mai stati interrotti studi volti a monitorare lo stato di conservazione delle strutture e delle superfici in relazione alle principali cause di dissesto e/o di degrado, né sono mancati  lavori di manutenzione e di restauro, finanziati con i fondi del bilancio della Soprintendenza Archeologica di Roma.
Considerata la pluralità delle problematiche rilevate, che sono sia conservative, ma anche di valorizzazione della Domus Aurea,  la strategia operativa che viene messa a punto è quella di procedere parallelamente sui diversi aspetti, individuando priorità e stabilendo un cronoprogramma di interventi da realizzare in ragione degli stanziamenti disponibili.
In particolare, si individuano quali temi prioritari:

  1. percorsi:

a.1 riapertura “in sicurezza” di una parte del percorso di visita;
a.2 interventi sulla III galleria (di fase traianea) per predisporre un nuovo percorso di ingresso-uscita alla Domus Aurea
b.   interventi previsti dall’Ordinanza n. 3541/2006 ai fini della “messa in sicurezza”:
b.1 ultimazione delle analisi e degli studi propedeutici alla redazione di un progetto preliminare di intervento;
b.2 redazione del progetto preliminare di intervento da realizzare nel settore orientale della Domus Aurea (scavo, impermeabilizzazione, sistemazione dell’area soprastante il settore scavato, consolidamento strutturale);
b.3 appalto dei lavori
c.   verifica dello stato di conservazione delle superfici e delle strutture: interventi puntuali di messa in sicurezza, manutenzione

 LO STATO DEI LAVORI
Rispetto al quadro di sintesi delineato, ad oggi lo “stato dell’arte” è il seguente:
a.   percorsi:
in data 6 febbraio u.s. è stato riaperto al pubblico un settore della Domus Aurea, dalla XVIII galleria alla Sala della Volta Dorata (15 ambienti).
Il percorso di visita è protetto dalla presenza di ponteggi, che servono anche agli operatori per ultimare analisi  e piccoli interventi funzionali alla conservazione delle strutture e delle superfici. Ad esempio, il ponteggio montato nella Sala della Volta Dorata consente di vedere da vicino le decorazioni realizzate da Fabullus, riscoperte ed ammirate già in epoca rinascimentale e, nello stesso tempo, permette ai restauratori di procedere alla disinfezione e alla manutenzione delle superfici.
Sul ponteggio della Sala della Volta Dorata è stato allestito un sistema di illuminazione a basso impatto fotobiologico progettato dall’Istituto Centrale per il Restauro.

  1. interventi previsti dall’Ordinanza n. 3541/2006 ai fini della “messa in sicurezza”:

nel gennaio u.s. sono stati ultimati gli studi propedeutici alla redazione del progetto preliminare relativo all’intervento da compiere nel settore orientale della Domus Aurea.
In particolare:

  1. è stato eseguito il rilievo plano-altimetrico del settore da sottoporre ad intervento con acquisizione  a nuvola di punti per mezzo di laser scanner e conseguente restituzione dei dati;
  2. sono state eseguite indagini geofisiche sul Colle Oppio attraverso indagine GPR (Ground Penetrating Radar) e resistenza tomografica;
  3. sono state analizzate le fonti documentarie disponibili per delineare la strategia di scavo da dover adottare per la messa in opera di un adeguato sistema di impermeabilizzazione, per verificare le condizioni del terreno soprastante la Domus Aurea e contestualmente garantire il massimo rispetto dei resti archeologici attualmente interrati;
  4. sono stati compiuti studi relativi alle caratteristiche dell’area per verificare il possibile sistema di smaltimento delle acque e la fattibilità di opere di protezione della Domus Aurea dalle infiltrazioni dovute alle acque meteoriche;
  5. sono state selezionate le specie vegetali compatibili con i vincoli imposti dalle esigenze progettuali (profondità dell’impermeabilizzazione, entità del reinterro, etc) giungendo all’elaborazione di una schedatura puntuale delle stesse, in funzione della necessità di progettare la nuova sistemazione dell’area del Colle Oppio direttamente interessata dai lavori;
  6. sono state compiute osservazioni puntuali circa la tipologia dei dissesti e dei degradi rilevabili in modo da poter pianificare gli interventi atti a mettere in sicurezza la fabbrica;
  7. è stata fatta una sintesi dei dati acquisiti attraverso il monitoraggio ambientale condotto all’interno della Domus Aurea, al fine di mantenere uno stretto controllo del microambiente e garantire la conservazione dei materiali, delle superfici decorate.

È in corso di ultimazione la redazione degli elaborati grafico-descrittivi richiesti dalla normativa vigente per il progetto preliminare.

c.   verifica dello stato di conservazione delle superfici e delle strutture: interventi puntuali di messa in sicurezza, manutenzione:
sono in corso opere di ricognizione puntuale sulle superfici decorate, in modo da assicurare l’esecuzione di  interventi conservativi su tutte le situazioni in qualche modo “a rischio”. 
Stessa procedura di verifica è in corso per le strutture, con conseguenti interventi localizzati laddove il cattivo stato di conservazione delle opere lo richieda

FINANZIAMENTI
La provenienza dei finanziamenti non è univoca:

  1. all’Ufficio del Commissario delegato, come sopra ricordato, sono stati assegnati 800.000 euro (fondo nazionale di protezione civile) e 3.000.000 di euro (Cipe n. 75/2006);
  2. la Soprintendenza Archeologica di Roma sta intervenendo con i fondi del proprio bilancio. In particolare nella scorsa annualità (2006) sono stati stanziati 745.000 euro, mentre per l’annualità 2007 sono previsti 400.000 euro;
  3. su richiesta della Soprintendenza, l’Arcus ha approvato uno stanziamento di 400.000
  4. euro; è in corso l’esame di una seconda richiesta di 650.000 euro.

Progetto e direzione Lavori: Ministero per i Beni e le Attività culturali


 

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