Fare regolarmente i lavaggi

Bisogna lavare periodicamente il sondino

I lavaggi devo esser fatti con grande regolarità. Se il paziente è in trattamento 24 ore su 24 bisogna farli 4 volte al giorno, senza necessità di distribuirli esattamente ogni 6 ore. Diciamo che basta farne uno al risveglio mattutino del paziente, uno a mezzogiorno, uno verso la metà del pomeriggio ed uno prima di andare a dormire. Se il paziente è in trattamento di 12 ore (solo la notte) allora basta fare un solo lavaggio prima di andare a dormire. Il mattino dopo, però, quando finisce la quantità da infondere e dobbiamo sospendere l'infusione e mettere il tappo, dobbiamo ricordare di fare un lavaggio. Se lasciamo la soluzione nutrizionale nel tubo, questa coagulerà e quando andiamo a riprendere l'infusione (a sera) troveremo il tubo completamente coagulato.
 
Facciamo allora un lavaggio e poi mettiamo il tappo. Bisogna però considerare un'altra importante avvertenza. Se mandate acqua con la siringa, nel momento di disconnettere la siringa e mettere il tappo può succedere che l'acqua che avete infuso riesca dal tubo. Uscendo l'acqua, il nutrimento che si trova nello stomaco può infilarsi nella punta del tubo e restare lì, coagulandosi. Bisogna allora ricordarsi di strozzare con le mani il tubo prima di disconnettere la siringa in modo che l'acqua rimanga imprigionata nel tubo.

Il lavaggio va fatto con forza!

Ma vediamo bene come si deve fare il lavaggio.

La prima cosa che dovete ricordare è che è assolutamente necessario che usiate una siringa da 60 cc con il becco da catetere. Queste siringhe raccordano bene con i sondini, ma c'è un motivo molto più importante per cui le dovete usare: siringhe più piccole possono far scoppiare il sondino!

Il sondino che scoppia è un'evenienza catastrofica: se scoppia nel tratto esterno siete costretti a farlo cambiare. Ma la cosa peggiore è se scoppia nel tratto interno: voi non vi rendete conto che il sondino è scoppiato e così la soluzione invece di andare nello stomaco esce dal punto dove il sondino è scoppiato che corrisponde magari alla bocca del paziente e tutta la soluzione se ne va nei polmoni. Voi capite che può essere pericolosissimo!
 
Come si può evitare questo guaio? Basta usare una siringa da 60 cc che non sviluppa una pressione sufficiente a far scoppiare il sondino anche se usata da un uomo robustissimo.
 
Per il lavaggio ricordate che:

  • bisogna infondere 20 cc di acqua: è necessario infonderla con tutta la forza che avete. Non abbiate paura che il sondino scoppi (se usate una siringa da 60 cc). Non abbiate paura che il paziente rigurgiti l'acqua mandata con violenza: lo stomaco contiene agevolmente una quantità d'acqua 20 volte superiore. Anzi potete ripetere il lavaggio (se vi sembra che il sondino sia parzialmente ostruito), sempre con 20 cc per volta: se lo ripetete 15 volte avrete somministrato una quantità corrispondente ad un piccolo bicchiere d'acqua. Non affogate nessuno.
  • conviene usare acqua calda (potete usare l'acqua del rubinetto): ha il vantaggio di sgrassare di più e inoltre, se curate che sia a circa 37° gradi (come il bagnetto dei bimbi), otterrete che il paziente non avverta il suo passaggio. Molti anziani, infatti, hanno fastidio quando sentono transitare l'acqua (possono anche mettersi a tossire per riflesso).
  • usate sempre la stessa siringa da 60, curando di pulirla periodicamente con acqua e sapone. Sostituitela quando vedete che non scorre più bene.
  • tenete conto che le siringhe sono disponibili anche in farmacia, ma molto spesso hanno il becco appena un po' troppo stretto: bisogna forzare il loro inserimento nel sondino, ma solo la prima volta.

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