Somministrazione del SELG
Il problemaIl problema della nutrizione enterale non è certo quello di nutrire i pazienti. Grazie alle sonde ed alla pompa possiamo somministrare grandi quantità di nutrienti e, se l'intero intestino è disponibile, non c'è alcuna difficoltà ad ottenerne l'assorbimento. Il vero problema è far andare di corpo i pazienti che hanno mille motivi per avere un intestino torpido. più della metà dei pazienti è costretta al letto o a qualche passeggiata in carrozzina; questo riduce la peristalsi. molti pazienti assumono farmaci neurologici per le più svariate malattie (Parkinson, Alzheimer) oppure farmaci antidolorifici (morfina, Contramal, Toradol) che hanno un effetto deleterio sulla peristalsi intestinale. poi ci sono i pazienti in chemioterapia che talvolta presentano diarrea, ma molto spesso hanno la costipazione più marcata.
Far andare di corpo i pazienti è il vero problema della NED e bisogna affrontarlo in modo serio: se l'intestino funziona male il paziente presenterà continui fastidi, nausea, meteorismo, rigurgiti. Può essere in gioco la vita stessa del paziente: se è presente una disfagia può succedere che il paziente vomiti ed inali il vomito. Una tragedia che può portare a broncopolmoniti o a ostruzioni meccaniche della via aerea. Dobbiamo osservare una routine molto precisa che deve metterci al sicuro da questo problema, tenendo conto che se abbassiamo la guardia e l'intestino si intasa di feci, può essere molto difficile e penoso disostruirlo.
La tecnicaConviene eseguire la tecnica al mattino in quanto il paziente evacuerà dopo almeno due ore, ma può succedere che passino sei-otto ore e ci verremmo a trovare in piena notte nel momento dell'evacuazione del paziente. prendiamo una bustina di SELG 1000 e la sciogliamo in mezzo litro d'acqua. aspiriamo 120 cc della soluzione (due siringoni da 60 cc) e li introduciamo nella linea nutrizionale. aspettiamo dieci minuti e ripetiamo l'operazione per altre due volte in modo che nell'arco di mezz'ora introduciamo tutto il liquido. Se il paziente è in nutrizione solo notturna conviene eseguire la procedura alla fine del ciclo nutrizionale. Se il paziente è in trattamento 24 ore su 24 non occorre interrompere l'infusione se non per i pochi attimi necessari per introdurre le siringate (mettendo in pausa la pompa). dopo due ore il paziente evacuerà abbondantemente feci diarroiche, ma questo non deve far temere che la diarrea possa causare una disidratazione del paziente.
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