pazienti con pancreatite acuta

Come si individua la categoria

Pazienti con pancreatite acuta in atto o in fase di risoluzione.

Chi sono questi pazienti

Il paziente è da giorni o settimane in trattamento con liquidi EV o con Nutrizione Parenterale: dobbiamo passare ad una normale nutrizione orale. Temiamo che l'introduzione di cibi stimoli la secrezione pancreatica e riattivi la pancreatite che è in fase di risoluzione.

Strategia nutrizionale

" Non svegliare il cane che dorme". Introduciamo un sondino di Bengmark e lo facciamo viaggiare ben oltre il Treiz. Questo ci permette di non stimolare in alcun modo la secrezione pancreatica in quanto:

  • useremo soluzioni elementari.
  • le infonderemo oltre il duodeno.
  • può essere utile associare antiH2 e somatostatina. 

Il riposo intestinale così ottenuto è perfettamente paragonabile a quello che si ottiene con la Nutrizione Parenterale, ma non abbiamo la spada di damocle delle infezioni. Sorvegliamo l'attività della malattia dai sintomi clinici (dolore addominale, nausea, febbre) e da quelli di laboratorio (amilasemia, lipasemia, emocromo). Possiamo tenere a riposo l'intestino anche per un lungo periodo, facendo di tanto in tanto qualche tentativo di rialimentazione e registrando l'eventuale recrudescenza della malattia. Periodicamente misureremo ecograficamente o meglio con la TAC, le dimensioni e lo stato di infiammazione del pancreas.

Con calma possiamo svezzare il paziente dalla nutrizione enterale e eventualmente curare complicanze tipo fistole pancreatiche o suppurazioni.

Se alla base della pancreatite c'è l'abuso di alcoolici bisogna curare che il paziente si liberi dal vizio dell'alcool. Se invece si tratta di patologie ostruttive delle vie biliari bisogna eliminare il problema, non appena possibile.

Il training di questi pazienti parte dalla descrizione della malattia in modo che capiscano completamente il problema e partecipino alla cura con il loro buon senso. Il rischio è alto, ma in molti casi la NED è solo una buona precauzione e tutto finisce bene dopo un progressivo svezzamento che deve essere condotto in modo semplice:

  • il primo atto dello svezzamento è la progressiva riduzione della somatostatina
  • dividere i pasti (cinque giornalieri), leggeri e senza lipidi.
  • iniziare con pasti liquidi e progressivamente passare ai solidi.
  • mantenere un'inibizione della secrezione gastrica.
  • c'è chi usa estratti pancreatici.

Altre volte invece la storia è lunga e travagliata, con interventi e reinterventi ma le guarigioni, che hanno del miracoloso,sono frequenti.

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