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Il cane cieco del compagno Pino cerca, abbaiando, l’uscita dal barbiere. Dove è la Città del Castello? Esiste? Dalle mura il manifesto col volto rifatto della donna più bella del mondo sopra vecchi bandi di concorso comizi del Partito Comunista Italiano. La bocca di Monica tirata all’insù succhia l’ultimo raggio di visibilità dietro a ville saccheggiate, alla nera tomba del pittore dei sacchi vuoti all’ombra delle statue del futuro erette a farmacisti e bancari.
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