Nutrizione Enterale Domiciliare

Come contattare il servizio

Il servizio è attivo dalle ore 8:30 alle 19:30 tutti i giorni feriali dell'anno. Vi risponde una segretaria che non è autorizzata a dare consigli medici di alcun genere, ma conosce bene la tecnica della nutrizione artificiale e il funzionamento delle pompe. Può mettersi in contatto con la vostra Asl e risolvere qualche problema organizzativo.

I numeri da chiamare sono i seguenti:

  • 06-49970499
  • 06-49970242
  • 06-49970243
  • 06-49970244
  • 06-49972443 (fax)
  • 06-4452691
  • 06-4823448
    (casa prof. Cappello)
  • 333-2758590
    (cellulare prof. Cappello)

Se avete bisogno di parlare con un medico, la segreteria ve ne passerà subito uno se è disponibile, altrimenti il vostro nome viene messo su di un elenco computerizzato e sarete richiamati il prima possibile; ma lasciate un numero di telefono al quale vi si possa rintracciare rapidamente, magari un cellulare.

Manuale Ned - DOC (2174 kb)
Manuale Ned - PDF (1369 kb)
Manuale Ned - MHT (2228 kb)
Manuale Ned - RAR (4290 kb)
Corso NED - DOC (2038 kb)
Corso NPD - DOC (2542 kb)

Somministrazione del SELG

Il problema

Il problema della nutrizione enterale non è certo quello di nutrire i pazienti. Grazie alle sonde ed alla pompa possiamo somministrare grandi quantità di nutrienti e, se l'intero intestino è disponibile, non c'è alcuna difficoltà ad ottenerne l'assorbimento. Il vero problema è far andare di corpo i pazienti che hanno mille motivi per avere un intestino torpido.

  • più della metà dei pazienti è costretta al letto o a qualche passeggiata in carrozzina; questo riduce la peristalsi.
  • molti pazienti assumono farmaci neurologici per le più svariate malattie (Parkinson, Alzheimer) oppure farmaci antidolorifici (morfina, Contramal, Toradol) che hanno un effetto deleterio sulla peristalsi intestinale.
  • poi ci sono i pazienti in chemioterapia che talvolta presentano diarrea, ma molto spesso hanno la costipazione più marcata.

Far andare di corpo i pazienti è il vero problema della NED e bisogna affrontarlo in modo serio: se l'intestino funziona male il paziente presenterà continui fastidi, nausea, meteorismo, rigurgiti. Può essere in gioco la vita stessa del paziente: se è presente una disfagia può succedere che il paziente vomiti ed inali il vomito. Una tragedia che può portare a broncopolmoniti o a ostruzioni meccaniche della via aerea.

Dobbiamo osservare una routine molto precisa che deve metterci al sicuro da questo problema, tenendo conto che se abbassiamo la guardia e l'intestino si intasa di feci, può essere molto difficile e penoso disostruirlo.

La tecnica

Conviene eseguire la tecnica al mattino in quanto il paziente evacuerà dopo almeno due ore, ma può succedere che passino sei-otto ore e ci verremmo a trovare in piena notte nel momento dell'evacuazione del paziente.

  • prendiamo una bustina di SELG 1000 e la sciogliamo in mezzo litro d'acqua.
  • aspiriamo 120 cc della soluzione (due siringoni da 60 cc) e li introduciamo nella linea nutrizionale.
  • aspettiamo dieci minuti e ripetiamo l'operazione per altre due volte in modo che nell'arco di mezz'ora introduciamo tutto il liquido. Se il paziente è in nutrizione solo notturna conviene eseguire la procedura alla fine del ciclo nutrizionale. Se il paziente è in trattamento 24 ore su 24 non occorre interrompere l'infusione se non per i pochi attimi necessari per introdurre le siringate (mettendo in pausa la pompa).
  • dopo due ore il paziente evacuerà abbondantemente feci diarroiche, ma questo non deve far temere che la diarrea possa causare una disidratazione del paziente.

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