Logo della Croce Rossa
La vita
La giovinezza I successi degli anni romani Gli ultimi anni
I soggetti
  • I soggetti efebici
  • La natura
  • I ritratti ed altri soggetti


  • Stile pittorico
    Link rapidi
    Eventi Libri Forum
    Alle Scuderie del Quirinale
    Elenco delle opere esposte Galleria delle opere esposte Esposizione temporanea Nuovi orari di apertura Scarica la brochure
    Caravaggio, pittore italiano del XVII secolo

    1602 - San Giovanni Battista, Pinacoteca Capitolina, Roma

    San Giovanni Battista (talvolta chiamato San Giovanni nel deserto) era un soggetto molto frequente nella pittura di Michelangelo Merisi da Caravaggio (1571–1610), il quale realizzò almeno otto dipinti con questo tema.

    La storia di Giovanni Battista è tratta dai Vangeli. Giovanni era il cugino di Gesù, e, sin da bambino, era stato chiamato a preparare la strada per l'arrivo del Messia. Visse nel deserto della Giudea tra Gerusalemme e il Mar Morto, "era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e si cibava di locuste e miele selvatico." Egli battezzò Gesù nel Giordano, e venne infine ucciso da Erode Antipa, a causa delle severe critiche che rivolgeva al re. Giovanni venne rappresentato frequentemente nell'arte Cristiana, solitamente insieme a una ciotola, una croce di canne, la pelle di cammello e un agnello. La scena più diffusa, prima della Controriforma, era il battesimo di Gesù da parte di Giovanni, o talvolta il Battista bambino insieme a Gesù bambino e a Maria sua madre, molto spesso accompagnata dalla madre del Battista, Santa Elisabetta. La figura di Giovanni da solo nel deserto non era molto comune, ma nemmeno del tutto sconosciuta. Per il giovane Caravaggio, Giovanni era solitamente un ragazzo o un giovane solo, nel deserto. Tale raffigurazione si basava su una breve affermazione del Vangelo di Luca "il fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele."

    Oltre a queste opere raffiguranti Giovanni da solo, datate prevalentemente nei primi anni dell'artista, Caravaggio dipinse tre grandi scene di carattere narrativo sulla morte di Giovanni - la grande Decollazione di Malta, e due scure opere raffiguranti Salomè che mantiene la sua testa, una a Madrid, e una a Londra.

    San Giovanni Battista (Giovane con un montone)
    Opera d'arte
    AutoreMichelangelo Merisi da Caravaggio
    Data1602
    TecnicaOlio su tela
    Dimensioni129 cm × 94 cm
    UbicazionePinacoteca Capitolina, Roma

    Conosciuto anche come Giovane con un montone, questo dipinto esiste in due versioni quasi identiche, entrambe ritenute dell'artista. Entrambe le versioni sono a Roma, una ai Musei Capitolini e l'altra nella Galleria Doria Pamphilj.


    Nel 1602 il Cupido di Caravaggio (conosciuto oggi come Amor Vincit Omnia), eseguito per il banchiere e protettore delle arti Vincenzo Giustiniani, impressionò il raffinato circolo dei ricchi imprenditori romani. Nello stesso anno Ciriaco Mattei, un altro banchiere, il cui fratello Asdrubale aveva aiutato Caravaggio prima del suo successo, commissionò un dipinto raffigurante Giovanni Battista per celebrare l'onomastico del suo figlio maggiore.

    Era in precedenza parte della collezione Mattei, famiglia che commissionò diverse opere all'artista.

    Il S.Giovannino è ritratto mentre abbraccia un ariete, forse rappresentante il sacrificio di Cristo, giacché le corna di esso venivano viste come un disegno "astratto" della croce (ma abitualmente è sostituito dall'agnello). L'ariete veniva inoltre associato alla figura di Isacco nelle pitture delle catacombe paleocristiane; l'identificazione con Isacco è una recente via di attribuzione dell'opera: alcuni particolari sarebbero in tal senso rivelatori, quali l'espressione sollevata del giovane, nudo in quanto pronto per il sacrificio, il suo abbracciare l'ariete, ulteriore identificazione con la vittima sacrificale, il poggiare di entrambi i soggetti su una catasta di legna (la pira sacrificale), e insieme l'assenza degli attributi tipici del Battista, in primis la croce.

    Grandi polemiche hanno recentemente dibattuto sull'identità del soggetto, che invece del San Giovannino sarebbe "un monello pagano non toccato dal sentimento religioso". In realtà, il sorriso del Santo rimanderebbe allo spirito di "Cristiana Letizia" che ispirava gli Oriatoriani, seguaci di San Filippo Neri (a cui i committenti Mattei erano vicini); non sarebbe difficile vedere nel Santo-ragazzino uno dei fanciulli che frequentavano l'oratorio.

    Inoltre, il Santo siede su una tunica rossa ed una pelle di cammello, simboli di Cristo la prima, del Battista la seconda; se si aggiunge ad esse la posa del santo, che abbraccia fraternamente l'ariete, si può intendere che Caravaggio volesse sottolineare l'importanza del Battista, precursore e quasi fratello (più che cugino) del Cristo.

    La posa, poi, rimanda ai tanti ignudi dipinti da Michelangelo sulla volta della Cappella Sistina, di cui Caravaggio fu sempre un grande ammiratore.

    La Galleria Doria Pamphilj di Roma conserva due copie di quest'opera: una attribuita al Caravaggio stesso, e l'altra ad autore ignoto.

    Aggiungi ai preferiti