1610 - Martirio di santa Orsola, Palazzo Zevallos Stigliano, Napoli
Martirio di sant'Orsola è il nome di un quadro di Caravaggio. Dipinto ad olio su tela (140,5 x 170,5 cm), fu realizzato nel 1610. È probabilmente l'ultimo che si deve a questo pittore. Vi è raffigurata Sant'Orsola che viene trafitta dal tiranno, adirato per il suo rifiuto alla proposta di matrimonio. Alle immediate spalle della santa, quasi a ricevere la frecciata con lei, Caravaggio ha raffigurato se stesso con la bocca dischiusa. La lavorazione del dipinto fu molto travagliata. Commissionata dal banchiere genovese Marcantonio Doria (la cui famiglia aveva per protettrice proprio Sant'Orsola), fu eseguito dal pittore con molta rapidità, probabilmente perché questi era in procinto di partire per Porto Ercole, ove avrebbe dovuto compiere le formalità per essere graziato dal bando capitale. Si dice che la tela non fosse perfettamente asciutta alla partenza del pittore, e così alcuni ignari servi avrebbero esposto il quadro al sole, rovinandolo. In seguito ad un recente restauro (2005) è venuta fuori una mano che si frappone tra la Santa ed il carnefice, quasi come a volersi opporre all'esecuzione; ma non sappiamo se fu ricoperta da Caravaggio stesso, o da interventi successivi. Il dipinto è temporaneamente esposto alla Galleria Borghese in occasione della mostra "Caravaggio-Bacon".[1] - ^ Sito della Galleria Borghese, url consultato il 23 ottobre 2009
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