Nutrizione Enterale Domiciliare
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Disfagia organica

Come si individua la categoria

I cibi solidi, e talvolta anche quelli liquidi, non passano. Prima di arrivare nello stomaco i cibi incontrano un ostacolo e passano con difficoltà quando addirittura non ritornano indietro. Quando il blocco è totale non passa più neanche la saliva e il paziente deve sputare tutta la saliva che produce (circa mezzo litro al giorno).

Talvolta i cibi che non riescono a passare rigurgitano nella via aerea e il paziente tossisce.

Chi sono questi pazienti

L'ostacolo può essere determinato da un tumore (dell'esofago, del laringe o del polmone), da una cicatrice dell'esofago (di qualsiasi tipo) o da complicanze di un intervento chirurgico sull'esofago:

a) se non è operabile il tumore dell'esofago tende a svilupparsi peggiorando le condizioni di transito dell'esofago: all'inizio i pazienti non possono deglutire i solidi, poi la disfagia si estende ai liquidi e infine diventa totale.

b) nei pazienti con stenosi non neoplastiche la situazione può peggiorare con l'evolvere della cicatrice, ma molto più lentamente che per il tumore.

c) le complicanze post operatorie dopo interventi sul laringe (laringectomie totali) o sull'esofago (esofagectomie) oppure, talvolta,  sullo stomaco (gastrectomie totali).

Programma nutrizionale

Questi pazienti in genere sono estremamente malnutriti, perché la riduzione del passaggio è progressiva e si finisce per passare ad una terapia solo quando il paziente é diventato uno scheletro.

In questi pazienti gli integratori (essendo liquidi) potrebbero avere un'indicazione ben precisa. Di fatto però il loro passaggio è abbastanza incerto e i risultati nutrizionali sono scadenti. Ma poi gli integratori possono comportare un grande rischio: prendendo gli integratori il paziente aspetta a mettere il sondino e quando si decide, ahimé, il sondino non passa più e ci rimane solo la possibilità della nutrizione parenterale.

Il sondino invece permette una rapida ripresa nutrizionale del paziente, ma bisogna fare le seguenti considerazioni:

a) il sondino deve essere fissato e gestito nel modo più accurato. Se dovesse sfilarsi potrebbe essere impossibile riposizionarlo e questa sarebbe una grande iattura: il sondino, infatti, vuol dire la possibilità di assumere a piacimento per via enterale acqua e anche caffè, vino, medicine. Vuol dire soprattutto nutrizione per via enterale: semplice e senza pericoli di infezioni.

b) molti di questi pazienti possono giovarsi del posizionamento di una protesi endoscopica: un grosso tubo che dilata e mantiene aperta la stenosi permettendo il passaggio dei cibi in modo quasi normale. Attenzione: in questi casi, a continuare la nutrizione enterale per qualche tempo fino a quando il paziente non abbia imparato ad usare la protesi, che per essere efficace richiede alcune attenzioni dietetiche e pratiche cui il paziente deve abituarsi con calma.

c) quando la stenosi dell'esofago è determinata da un tumore bisogna controllare l'evoluzione del tumore anche nei confronti della via aerea. Molti di questi pazienti moriranno per la compressione o infiltrazione della trachea. Questa evoluzione si può efficacemente fermare con il posizionamento di una protesi che mantiene aperta la via aerea (ed è molto efficace).

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