Nutrizione Enterale Domiciliare
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Fistola alta

Come si individua la categoria

Una fistola dell'esofago, dello stomaco o del duodeno impedisce l'alimentazione orale: i cibi fuoriescono dalla fistola e con essi buona parte delle secrezioni gastro-duodenali. Bisogna interrompere l'alimentazione orale per mettere a riposo l'apparato gastroenterico: la fistola, ridotta l'erosione dei succhi digestivi, si chiude spontaneamente. Ma bisogna anche nutrire il paziente perché possa rapidamente cicatrizzare le sue ferite e per compensare le perdite di proteine dovute alla fuoriuscita di secreti gastrointestinali.

Chi sono questi pazienti

Si tratta quasi sempre di pazienti con complicanze post-operatorie:

- interventi sull'esofago: fistole al collo della esofago-gastrostomia dopo esofagectomia totale, fistole esofago-pleuro-cutanee per interventi sull'esofago

- interventi sullo stomaco: fistole della esofago-digiunostomia dopo gastrectomia totale (di gran lunga le più frequenti), fistole della gastro-digiunostomia (Billroth 1) o della gastro-duodenostomia (Billroth 2), fistole del moncone duodenale affondato.

- interventi sul duodeno: fistole dell'affondamento duodenale dopo papillostomia. Molto rare perché oggi si fa endoscopicamente.

C'é anche qualche fistola spontanea: fistole esofago-tracheali o esofagobronchiali per patologie neolastiche dell'esofago o del polmone.

Programma nutrizionale

Con un sondino nasogastrico o naso-digiunale (sonda di Bengmark) andiamo 20 cm a valle della fistola e da qui introduciamo le soluzioni nutrizionali. Per non stimolare le secrezioni intestinale (nel caso delle fistole del tratto gastroduedenale) è consigliabile utilizzare soluzoini nutrizionali elementari.

Molto spesso le fistole sono ad alta gittata: il loro trattamento dunque deve prevedere un accurato reintegro dei liquidi e degli elettroliti perduti. E bisogna anche apparecchiare la fistola in modo che il danno locale (dovuto all'effetto urticante dei succhi intestinali) sia ridotto.

Un problema aggiuntivo può essere la presenza di suppurazioni intestinanli (ascessi sottofrenici) che riducono la motilità intestinale. In questi casi bisogna saper passare dalla Nutrizione Enterale a quella Parenterale onde evitare che eventuale reflusso della soluzione nutrizionale o vomito inondino le fistole.

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